Il Parco dell’Etna: dove la natura rimane incontaminata
Dove la flora e la fauna siciliane esprimono la loro massima bellezza, in un’area intatta e dalle caratteristiche uniche, trova spazio un angolo di paradiso: il territorio etneo. Un patrimonio naturale che si estende per 59.000 ettari e che ancora oggi si conserva in tutta la sua meraviglia grazie al Parco dell’Etna, l’ente che lo tutela.
La storia
Istituito nel 1987, il Parco dell’Etna è una delle più grandi realtà siciliane, ma la sua storia affonda le sue radici circa un ventennio prima, quando le Società di Botanica manifestò la necessità di salvaguardare questi luoghi di alto interesse geologico dall’invasione dei mezzi di trasporto, dall’inquinamento e da un’eccessiva cementificazione. Questa prima proposta aprì nuovi scenari, ma solo dopo ampi dibattiti la Regione Sicilia, con Decreto firmato il 17 marzo 1987, fonda ben tre Parchi Regionali, il più grande dei quali è proprio quello etneo.
Questo importante passo, a distanza di oltre trent’anni ha portato a risultati evidenti, il primo tra i quali la conservazione di rari esseri viventi che regnano indisturbati, lontani dalle possibili minacce di una qualsiasi attività umana dannosa. Ma il Parco dell’Etna non è solo conservazione, bensì una realtà in continuo sviluppo. Molte sono infatti le sfide di cui questo ente si rende protagonista, come le numerose iniziative culturali mirate a una continua scoperta e riscoperta di tutti i segreti che circondano il vulcano. Tutto ciò ha portato inoltre a un importante traguardo: la realtà etnea, dal 2013, è chiamata a governare un sito che fa parte delle World Heritage List, che raccoglie i luoghi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
L’attività vulcanica: spaventosa e vitale allo stesso tempo
L’Etna è nota in tutto il mondo non solo per la bellezza che le fa da contorno, ma anche per la sua attività che è da sempre oggetto di studi scientifici e accademici. Il vulcano, con le sue frequenti eruzioni di tipo effusivo e alle sue copiose colate laviche, è stato protagonista di importanti avvenimenti storici documentati già a partire dal VII secolo a. C., che hanno contribuito, e continuano a contribuire, alle numerose mutazioni del nostro ambiente.
Le tracce delle colate laviche solidificate, distruttive per alcuni comuni etnei, sono ancora visibili e si estendono in varie aree per un totale di circa 150 chilometri sotto forma di pietra lavica. È proprio questo elemento a dare la prova dell’attività “tremenda” del vulcano, ma nello stesso tempo è la base di un’agricoltura dalle caratteristiche organolettiche uniche, nonché materia prima principale dell’architettura nostrana.
Un tesoro da ammirare e custodire
Grazie alla sinergia tra gli altri organismi territoriali dislocati tra 20 comuni, l’ente siciliano si impegna ogni giorno affinché tutte le specie autoctone conservino le loro caratteristiche. Infatti, è proprio grazie a questa realtà che è ancora possibile ammirare le singolari betulle dell’Etna e le suggestive formazioni laviche che hanno dato vita alla Grotta del Gelo e alla Grotta dei Lamponi. L’operato del Parco dell’Etna ha anche
contribuito alla salvaguardia di una fauna particolare, composta da poiane, istrici, volpi, lepri, falchi pellegrini e, soprattutto, aquile reali.
Oggi, vivere o disporre di un immobile a pochi chilometri da questo immenso patrimonio rappresenta una vera e propria ricchezza grazie all’impatto turistico sempre più crescente. Noi di Etna Real Estate abbiamo fatto di tutto ciò un nostro valore aggiunto: la nostra Boutique Agency rappresenta infatti una delle maggiori vetrine per tutti coloro che vogliono investire sul potere attrattivo di questo scenario unico nel suo genere.
Se non avete ancora scoperto le bellezze che si nascondono dietro al Parco dell’Etna, cosa aspettate? Lasciatevi incantare dallo spettacolo della natura.