Antichi casolari e palmenti: sulle tracce della civiltà contadina siciliana
La Sicilia è una terra ricca di testimonianze della civiltà contadina, la quale ha lasciato, soprattutto nella zona etnea, tracce evidenti del proprio passaggio.
È il caso dei palmenti.
Il termine palmento indica, per l’esattezza, la vasca utilizzata per la pigiatura dell’uva e per la successiva fase di fermentazione del mosto. In linea generale, questo è il nome che viene dato agli ambienti in cui venivano svolte tutte le operazioni di vinificazione, in cui queste vasche si trovano.
Sebbene quasi del tutto in disuso, i palmenti vengono tuttavia a costituire una parte che dà valore storico e culturale all’immobile in cui si trovano, perpetrando la memoria e la cultura popolare degli avi, tanto da divenire di interesse anche per l’archeologia e il patrimonio storico della regione. Girando per l’isola, infatti, è possibile rintracciare e visitare antichi palmenti rupestri, alcuni dei quali ricavati scavando grandi monoliti fino ad ottenere la forma adatta alle operazioni di pigiatura.
La più antica testimonianza in terra siciliana di questa pratica, risale addirittura a più di 2500 anni fa, e si trova nel comune di Sambuca di Sicilia.
Proprio per questa loro storicità, i palmenti sono divenuti beni culturali e parte del patrimonio materiale storico da tutelare e valorizzare. Alcuni comuni siciliani si sono già impegnati in tal senso, organizzando degli itinerari turistici ad hoc per questo tipo di strutture.
Il versante etneo, come accennato in precedenza, è ricco di queste caratteristiche costruzioni. È il caso di un immobile di fine ‘800 ubicato tra il comune di Piedimonte Etneo e quello di Linguaglossa, lungo il percorso delle Strade del vino. Si tratta di una casa padronale con palmento in stile rustico siciliano. Interamente ristrutturata, dispone di un’ampia zona giorno con camino, soffitti alti, travi lignee a vista, comoda cucina, camera da letto e bagno.
Fiori all’occhiello del casolare, il frutteto e l’uliveto presenti nel terreno esterno che circonda l’intera proprietà, e il suggestivo palmento.
I locali dell’immobile sono finemente rifiniti con cotto artigianale, dettagli in pietra lavica e pregiato legno di castagno.
Per onorare e celebrare la memoria storica di questo luogo, alcuni degli ambienti sono stati adibiti ad aree di degustazione, ricevimenti e attività di vario genere, in linea con il carattere enoturistico della suggestiva zona.
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