Regolamento Parco dell’Etna e i nostri servizi

Il Regolamento Parco dell’Etna ha il compito di proteggere un ambiente naturale unico che circonda il vulcano attivo più alto d’Europa e di promuovere lo sviluppo ecocompatibile delle popolazioni e delle comunità locali.
Il Parco dell’Etna con i suoi 59000 ettari è il primo ad essere stato istituito tra i Parchi siciliani nel 1987.
Sin dagli anni settanta si dibatteva sulla necessità di tutelare la natura dal crescente turismo di massa e sulla diffusione dei mezzi di trasporto personali. Tutti fattori che esponevano fauna e flora di un territorio unico all’incuria e al crescente fenomeno dell’abusivismo.

La necessità di tutelare il territorio portò allo sviluppo di un condiviso senso critico dapprima tra gli abitanti risidenti ai piedi del vulcano, per poi culminare con l’istituzione dell’Ente che ha fronteggiato il problema con azioni concrete perseguendo lo scopo di preservare il patrimonio boschivo e le specie floreali e faunistiche specifiche dei luoghi e di regolamentare e coordinare lo sviluppo di quelle attività turistiche che possono dare fruibilità ai luoghi e benessere alle popolazioni insediate nell’ambito territoriale.

Le zone del Parco

Il Parco dell’Etna ha sede a Nicolosi, presso l’antico Monastero di San Nicolò l’Arena e lega a se 20 comuni del pedemontano. Sono i comuni di: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Mascali, Milo. E ancora Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etnea. Di concerto con le varie amministrazioni si attuano politiche ed iniziative culturali coerenti con le finalità anzidette. Secondo il Regolamente del Parco dell’Etna l’area è stata suddivisa in quattro zone alle quali corrispondono diversi livelli di tutela, così come stabilito dal legislatore.

Nell’area di “riserva integrale” (zona “A”), la natura è conservata nella sua integrità, limitando al minimo l’intervento dell’uomo.
Nella zona di riserva generale (zona “B”), si coniuga la tutela con lo sviluppo delle attività economiche tradizionali. E’ caratterizzata da piccoli appezzamenti agricoli ed è contrassegnata da splendidi esempi di antiche case contadine, esempi molto significativi di architettura rurale.
L’area di “protezione a sviluppo controllato” (pre-Parco) è costituita dalle zone “C” e “D” e si presenta notevolmente antropizzata. Qui si persegue uno sviluppo economico compatibile con il rispetto del paesaggio e dell’ambiente.

Regolamento Parco dell’Etna e il disbrigo delle pratiche

Questo consente di mantenere inalterata la situazione di fatto, rendendo unica ogni singola propritetà immobiliare. Oltre a riqualificare/valorizzare tutto ciò che esiste nel rispetto degli standard disposti dal regolamento e che vieta quindi la progettazione di nuove costruzioni almeno nelle zone più sensibili.
Con Etna Real Estate vogliamo contribuire alla promozione del vulcano attivo più alto d’Europa valorizzandone la sua unicità, per questo ci siamo specializzati nel disbrigo pratiche con l’ente Parco, prevedendo servizi di consulenza e mediazione sulle attuali normative vigenti.